Primo settembre, giornata perfetta per una nuova avventura: per noi del Free Time Team lo è stata. Paride, Claudio, Ivan, Stefano e Silvia: quella domenica mattina ci siamo svegliati presto e carichi di adrenalina perché non era una giornata come le altre. Era un nuovo inizio.
Ognuno con la propria storia è arrivato nel migliore dei modi al Triathlon di Locarno.
Paride dopo le numerose sfide personali affrontate quest’anno, dalle traversate a nuoto alle dieci km di corsa, ha deciso di sfidarsi nuovamente partecipando al triathlon olimpico unendo per la prima volta 1,5 km di nuoto, 40 km di bici e 10 km di corsa in una sola gara, con l’obbiettivo di scendere sotto le 3h.
Ivan, abile triatleta specializzato in sprint e olimpici, quest’anno non avendo avuto la possibilità di preparare il triathlon completo, ha accettato l’idea di Paride di prendere parte alla staffetta.
Dopo un’attenta analisi della concorrenza e dei nostri punti forti abbiamo deciso che la gara in cui avremmo potuto esprimerci meglio era la staffetta mista. Oltre a Ivan, la squadra sarebbe stata composta da Claudio per la frazione di bici e da me, Silvia, per la frazione di corsa.
Lo sport è bello perché non è né lineare, né prevedibile, ma in questo caso l’imprevisto è stato davvero spiacevole. Due settimane prima della gara, Claudio è stato coinvolto in un brutto incidente in bici che gli è costato una frattura al braccio con conseguente operazione. Il suo primo pensiero, oltre alla salute (della bici), è stato la partecipazione alla gara, ormai compromessa. La paura di rinunciare era tanta, ma non ci siamo arresi e abbiamo trovato un valido sostituto: Stefano, il fratello di Ivan.
Stefano aveva già completato da solo parecchi triathlon con ottimi tempi, tuttavia da un po' di tempo che non gareggiava. L’invito a partecipare alla staffetta è stato per lui l’occasione giusta per riprendere ad allenarsi, così ha iniziato un’intensa preparazione di 20 giorni per arrivare al meglio alla gara.
Anche per me è stato un periodo un po’ incerto: dopo l’ultima gara di atletica della stagione a fine giugno mi sono fatta male ad un piede. Seppur io sia un po’ lontana dal mondo del triathlon, l’idea di fare una staffetta con la squadra del Free Time mi esaltava e l’idea di conoscere più da vicino un ambiente nuovo mi piaceva. Per questo motivo ho cercato di focalizzarmi sul recupero dell’infortunio per arrivare pronta alla data stabilita.
Il tempo è volato e domenica 1° settembre Paride, Ivan e Stefano arrivano presto sul campo gara, accompagnati da Claudio. La zona cambio apriva alle ore 7.00 e Paride è stato uno dei primi ad entrarci e, in maniera molto metodica come suo solito, a preparare bici, scarpe e tutta l’attrezzatura necessaria per la gara nella sua piazzola. La partenza era fissata alle 8.30 per i campionati svizzeri di Triathlon medio, alle ore 9.00 per Paride, al via nella distanza olimpica e infine alle ore 9.15 per Ivan, primo frazionista della staffetta.
L’organizzazione è stata puntualissima dall’inizio della manifestazione e alle ore 9.00 viene dato ufficialmente il via alla gara di olimpico. Essendo è la gara con più partecipanti, il lago si è trasformato in una vera e propria tonnara: trovare il proprio spazio era difficile e Paride si è trovato un po’ spaesato in questo ambiente a lui ancora poco familiare. Ha concluso la frazione di nuoto un po’ più tardi di quanto preventivato; tuttavia, rimettere i piedi sulla terra ferma significava che era il momento dei suoi punti forti: bici e poi corsa. Dopo essere stato accompagnato dal tifo di Claudio nella zona cambio, Paride è partito deciso per la frazione di bici. Il percorso non era velocissimo, ma pedalata dopo pedalata Paride ha ripreso sicurezza e si è sbloccato, recuperando posizioni. Arrivato alla seconda zona cambio Paride sembrava essere in forma, cosi’ ha capito poteva guadagnare ancora terreno e che era in linea con il suo obbiettivo di completare la gara entro le 3 ore.
La corsa gli ha regalato buone soddisfazioni e ha recupera tantissimo, correndo senza problemi i 4 giri da 2,5 km in 45 minuti e arrivando all’arrivo sereno e soddisfatto di aver raggiunto l’obbiettivo: ha concluso la sua gara in 2h54’09.
La prima affermazione dopo l’arrivo è stata “Davvero molto bello, ma posso chiudere la mia carriera da triatleta qui!”, ma sono abbastanza sicura che ciò non sarà vero e che presto ci sarà un’altra occasione per tornare carico e determinato dietro la linea di partenza.
Oltre a Paride, grandi emozioni sono arrivate nella gara di olimpico da altri due membri del Team che hanno gareggiato con i colori del Triathlon Team Ticino: Elena e Silvano. Per loro era una sfida in famiglia: i due coniugi hanno completato la gara a soli 5 minuti di distanza -2h45’17” per Elena e2h40’01 per Silvano. Oltre a una grande soddisfazione personale, Elena è riuscita a guadagnarsi un posto sul podio arrivando 3° di categoria. Davvero un gran risultato per una gara di questo livello! Ottimo risultato anche per Silvano che arriva 12° della sua categoria.
Tornando un po’indietro nel tempo, racconto anche il viaggio della staffetta che ha regalato una grande gioia alla nostra squadra.
Alle 9.15, come sempre in ritardo, ho parcheggiato la macchina a 2 km dalla partenza e quando sono arrivata sul percorso ho trovato Claudio che subito mi ha comunicato che Ivan era già partito e stava nuotando bene; cosi’ prima di riscaldarmi ho assistito al cambio tra Ivan e Stefano. Ivan ha completato la frazione di nuoto in 28’02” ed è uscito dall’acqua correndo veloce segnando cosi’ il 2° miglior tempo nella zona cambio (49”4). Ivan ha passato il chip a Stefano che è partito lanciato: è stato avvistato mentre superava macchine sul percorso e in piedi sui pedali sulle salite piu’ dure. Ha finito la gara con il 7° tempo in 1h01’18”, guadagnando posizioni preziose per la classifica. Al cambio eravamo ad un soffio dal podio, ma ancora un po’ distanti dai primi.
Dopo un po’ di fatica a togliere il chip dalla gamba di Stefano, ho iniziato la mia frazione cercando di correre su ritmi sostenuti per recuperare qualche posizione. All’inizio del 3° giro sono passata davanti all’arrivo rallentando per la fatica e Claudio mi ha incitato dicendo che la prima squadra era a soli 50” secondi. A quel punto, nonostante le condizioni fisiche non troppo buone, ho cercato di di chiudere il gap con la squadra davanti per provare a portarci in testa e a 2 chilometri dalla fine ho recuperato la testa della gara. A quel punto, dopo essermi assicurata del vantaggio, ho calato il ritmo, e mi sono goduta il percorso, pensando alla gioia che avrei potuto condividere con i miei compagni di squadra all’arrivo.
Ho tagliato il traguardo in 36’05” bettendo il cinque a Claudio, Ivan e Stefano, tutti e tre sorridenti. Penso che questa vittoria sia stata un grande stimolo per tutta la squadra e sono davvero contenta di farne parte.
Insieme abbiamo aspettato Paride e lo abbiamo incitato per gli ultimi metri di gara e, una volta conclusa la fatica, siamo andati nella zona ristoro per pranzare mentre aspettavamo le premiazioni. In quel momento ha iniziato a sciogliersi la tensione ed abbiamo raccontato i dettagli delle nostre gare, a scherzando tra di noi: è proprio il miglior modo per terminare una grande giornata di sport!